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Meeting with the Kragujevac Municipality. From the left: Radmila Zarkovic (ICS BiH, our guide, myself, Vesna Pajevic (Executive Board Member for Social Security), Ratko Jovanovic (Executive Board Member for Local Government), some travellers. |
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"Al Municipio la sindaca Vesna ci presenta la sua città: 200.000 abitanti, centro industriale e universitario, con una tradizione di 10 anni di iniziative pacifiste; oggi 52.000 disoccupati e 20.000 profughi. (Sappiamo che, allontanandosi dal centro vivace di negozi e di mille piccoli locali pubblici con musica per giovani, sulle colline intorno si stendono i quartieri poveri dei numerosissimi rom)."
"Sono in corso numerose collaborazioni istituzionali con città italiane (Roma, Bologna, Reggio Emilia, Ivrea, Torino, Carrara) e progetti bilaterali con sindacati e ong: può essere l’avvio dal basso di un processo di integrazione possibile in Europa, che si augura di continuare."
"Il problema dei profughi è grave dovunque e anche a Kragujevac: 20.000 persone che non possono pagare tasse e che hanno bisogno di sostegni sociali. Amenta l’assenza dell’Agenzia ONU per i profughi, l’UNHCR: oggi tutti gli aiuti internazionali sono deviati verso Afganistan e Iraq. Il regime di Milosevic usava le finanze per la guerra o nelle banche straniere, ora il nuovo governo deve far rientrare i capitali in Serbia." |
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