L'idea di "Dialoghi di Pace" nasce nell'ottobre del 2000 in seguito ad un primo progetto di "formazione ed invio di volontari in Kossovo" ad opera dell'Associazione per la Pace e finanziato dal Comune di Napoli, proprio durante la crisi umanitaria seguita ai bombardamenti NATO della regione.
Ospiti dei vari centri di ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà, i sei volontari napoletani che avevo selezionato tra i ventidue partecipanti al corso di formazione, hanno avuto l'occasione di lavorare con le maggiori comunità presenti in Kossovo: i Serbi e gli Albanesi nella città divisa di Mitrovica; i Rom nel campo profughi di Plementina vicino Pristina; i Gorani nel villaggio di Restelica nel profondo sud del Kossovo.
Dopo questa prima esperienza la nostra attenzione si rivolse alla città di Mitrovica in quanto simbolo e crocevia della divisione etnica del Kossovo. Il fiume Ibar divideva, ed ancora divide, la città in due parti: a nord la comunità serba, a sud quella albanese. I Rom, distrutto il loro insediamento abitativo a sud, sono ancora oggi dislocati in campi profughi nella parte nord del paese.
In queste condizioni oggettivamente difficili, abbiamo accompagnato la società civile di Mitrovica attraverso un cammino di riconciliazione che ancora oggi appare difficile se non irraggiungibile. Eppure, in questi anni, non sono mancate le prime attività inter-etniche con il coinvolgimento delle scuole elementari e la nascita di una Association for Peace Kossov@, che raccoglie i nostri operatori appartenenti alle tre principali etnie: albanese, serba e rom.
L'Associazione per la Pace ancora oggi lavora a questo progetto mentre negli anni successivi, con l'aiuto del Centro Studi Difesa Civile, ho cercato di applicare l'esperienza fatta in Kossovo alle realtà conflittuali di Cipro e Georgia. In questa sezione vi presento brevemente i tre progetti. |